Vai al contenuto
Home » Esame di Stato ingegneria: le prove

Esame di Stato ingegneria: le prove

Dopo anni di sforzi per ottenere la tanto sofferta laurea in Ingegneria, ora devi sostenere l’ esame di Stato, ma non sai cosa aspettarti e, soprattutto, come prepararlo?

Lavori da molto tempo, stai facendo un tirocinio o ti stai inserendo proprio ora nel mondo del lavoro, e vuoi sapere se avrai abbastanza tempo per attività lavorativa, vita privata e studio per questo esame?

Vuoi avere più informazioni sul test che ti farà diventare finalmente un Ingegnere, in modo da poter organizzare al meglio i tuoi prossimi mesi? Sei nel posto giusto: in questo articolo, e, più in generale, in questo blog, ti introdurrò all’ esame di Stato, ti aiuterò a capire cosa aspettarti e come affrontare il processo che ti premetterà di diventare a tutti gli effetti un Ingegnere.

INIZIAMO!

Esame di stato ingegneria: le materie d’esame

Le materia d’Esame possono essere raggruppate in tre grandi categorie:

  1. Materie relative al settore per il quale è richiesta l’iscrizione: il settore rappresenta nella pratica la macro-area di appartenenza, e può essere Civile e Ambientale, Industriale o dell’Informazione;
  2. Materie relative alla classe di Laurea corrispondente al tuo percorso formativo specifico: ogni settore, infatti, comprende diverse classi di Laurea. Il tuo corso di Laurea appartiene proprio ad una delle classi definite a livello nazionale. Nel settore A (Civile e Ambientale), ad esempio, sono comprese le classi di laurea LM4 – Ingegneria edile-architettura, LM23 – Ingegneria civile, LM24 – Ingegneria dei sistemi edilizi, LM26 – Ingegneria della sicurezza, LM35 – Ingegneria per l’ambiente e il territorio;
  3. Legislazione e Deontologia professionale: questa parte è, per la maggior parte dei candidati, la vera e propria novità, dato che le nozioni in merito a questi argomenti non sono presenti nei corsi di Laurea standard.

Esame di Stato di Ingegneria durante l’emergenza Coronavirus

In deroga alle disposizioni normative riportate nell’ordinanza ministeriale 1195 del 28 dicembre 2019, la struttura dell’Esame di Stato durante l’emergenza Coronavirus è stata profondamente modificata rispetto alla sua versione originale, per limitare i contatti e i rischi ad essi collegati. Dal 2019 ad oggi, questa modifica è stata confermata ad ogni sessione d’Esame.

Anche per il 2023, è stata confermata la modalità che prevede un’unica prova, orale, a distanza, che può riguardare tutti gli argomenti dell’Esame tradizionale.

La Commissione d’Esame resta uguale a quella dell’Esame tradizionale.

Esame di stato ingegneria: le prove della modalità tradizionale

E’ molto importante conoscere la struttura dell’Esame tradizionale, dato che essa costituisce molto spesso la base per la modalità d’Esame attuale (una sola prova, orale, a distanza):

Le prove dell’Esame di Stato di Ingegneria tradizionale sono quattro:

  1. Prova scritta, a risposta aperta (durata 4 ore): relativa alle materie caratterizzanti il Settore per il quale è richiesta l’iscrizione;
  2. Prova scritta, a risposta aperta (durata 4 ore): relativa alle materie caratterizzanti la classe di Laurea o all’ambito disciplinare corrispondente al tuo percorso formativo specifico;
  3. Prova orale (durata variabile): relativa alle materie oggetto delle prove precedenti e alla legislazione e Deontologia professionale;
  4. Prova pratica (durata 8 ore): relativa alle materie caratterizzanti la classe di Laurea o l’ambito disciplinare corrispondente al tuo percorso formativo specifico; si tratta di una prova pratica, di progettazione, che prevede la produzione di elaborati grafici.

A seconda della sede di svolgimento dell’esame, l’ordine della prova orale e pratica può essere invertito.

L’idoneità si ottiene se e solo se il candidato ha raggiunto almeno la sufficienza in tutte le prove.

Esame di stato ingegneria: prova tradizionale VS prova unica: brevi riflessioni

Sebbene la modifica alla prova d’esame possa sembrare a favore del candidato, questa in realtà potrebbe rappresentare anche una maggiore insidia: nella modalità d’Esame tradizionale, nelle prime due prove ai candidati vengono spesso presentate diverse tracce, e ogni candidato ha la possibilità di rispondere a quella che preferisce. Questo perché, indipendentemente dalla classe di Laurea di provenienza, il candidato ad un determinato Settore dell’Ordine (Civile e Ambientale, Industriale o dell’Informazione) dovrebbe essere in grado di rispondere a tutte le domande del Settore stesso, perciò nulla vieta ad esempio che uno strutturista possa rispondere alle domande di Ingegneria ambientale. Con l’unica prova orale, invece, ora le domande vengono poste direttamente dalla Commissione, perciò non si ha più questa possibilità di scelta.

E’ poi probabile che, soprattutto nel caso di due prove sostenute brillantemente, durante la prova orale la Commissione prenda spunto dalle risposte date agli scritti, e per il candidato la strada possa risultare in discesa. Nel caso di una prova orale unica, invece, la commissione esaminatrice non ha molte informazioni da cui partire, e le domande potrebbero essere meno inerenti al percorso di studi del candidato. E’ pur vero che, all’inizio della prova orale, la Commissione chiede al candidato di presentarsi brevemente, in modo da capire su cosa poter concentrare le proprie domande. In questo senso, consiglio vivamente di preparare un’ottima presentazione personale, e di indicare fin da subito il nome del Corso di studio, l’argomento di tesi e, soprattutto, la Classe di Laurea.

Conclusioni

Per concludere l’articolo, posso tranquillizzarti dicendoti che questo, probabilmente, non sarà l’esame più difficile da affrontare, almeno non quanto gli esami che da sempre fanno passare le notti insonni agli studenti di Ingegneria.

Ciò per diversi motivi: prima di tutto, la Commissione d’esame generalmente ha come unico scopo quello di testare i candidati in vista di un futuro scenario lavorativo; l’approccio che deve avere il candidato deve essere pratico (seppur sempre basato sui fondamenti teorici). Inoltre, la Commissione, almeno secondo la mia esperienza e quella dei miei amici e colleghi, non ha alcuna volontà di mettere in difficoltà il candidato, come invece potrebbe avvenire in alcuni esami universitari, soprattutto quando vogliono testare la preparazione teorica di argomenti fondamentali.

In secondo luogo, sebbene questo esame possa essere comunque difficile di per sé, vista la quantità degli argomenti trattati e la mole di ognuno di essi, dopo anni passati sui libri, dopo aver sviluppato un metodo di studio adeguato, può essere preparato con sforzi relativamente accettabili.

Infine, ma non meno importante: più della metà degli argomenti trattati nell’Esame di Stato non devono essere studiati, ma ripassati. C’è poi una parte da studiare in modo specifico, come la deontologia professionale, l’organizzazione e la struttura degli ordini professionali, o argomenti che magari nei corsi universitari erano stati solo accennati, ma tutte queste parti non richiedono un impegno eccessivo, e soprattutto possono essere apprese su questo blog!

Non mi resta che augurarti un forte in bocca al lupo per l’Esame che, finalmente, ti renderà un Ingegnere! Ti invito a restare su questo sito per ulteriori approfondimenti, e a condividere con me domande, proposte, idee per sviluppare i futuri articoli di questo blog.

A presto, futuro Ingegnere!

Scrivici ora un’email con le tue domande in merito all’Esame di Stato: le più frequenti saranno la base per i prossimi articoli del blog, o per paragrafi di guide di preparazione all’Esame che verranno pubblicate al più presto!

1 commento su “Esame di Stato ingegneria: le prove”

  1. Pingback: Esame di Stato ingegneria 2024 - Ingegneri Del Domani

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *