In questo articolo, di approfondimento del tema dei corrispettivi professionali degli ingegneri, vediamo insieme cosa è cambiato dal 2006 in poi, a partire dall’emanazione della L.248/2006. La liberalizzazione del mercato dei servizi di ingegneria ha subito molte variazioni nel tempo (come puoi vedere nel mio articolo a questo link) ed è un tassello importante per capire la situazione odierna dei corrispettivi professionali degli ingegneri.
Prima di iniziare, ti consiglio di leggere il mio articolo sulle tariffe professionali degli ingegneri dal 1949 al 2006 (vedi il mio articolo a questo link), per inquadrare il periodo precedente a quello trattato in questo articolo e avere così un riferimento per capire meglio le profonde differenze tra questi due periodi.
Riferimenti normativi
- L.248/2006 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, recante disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonchè interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale;
- L.27/2012 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, recante disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività;
- D.M.140/2012 – Regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione da parte di un organo giurisdizionale dei compensi per le professioni regolarmente vigilate dal Ministero della giustizia, ai sensi […] dalla legge 24 marzo 2012, n. 27;
- L.134/2012 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante misure urgenti per la crescita del Paese;
- D.M.143/2013 – Regolamento recante determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara nelle procedure di affidamento di contratti pubblici dei servizi relativi all’architettura ed all’ingegneria.
Corrispettivi professionali degli ingegneri: la fase della liberalizzazione del mercato
Corrispettivi professionali degli ingegneri: la Legge 248/2006
Con la L.248/2006 si apre ufficialmente quella che potremmo chiamare la fase della liberalizzazione del mercato, dato che aboliva l’inderogabilità dei minimi professionali regolamentate in Ordini e Collegi professionali.
Questa Legge apriva due scenari principali relativi al rapporto tra professionista e committente:
- Rapporto professionista – committente privato: non è più nullo ogni patto contrario ai minimi tariffari (come era invece nel periodo precedente, in cui i corrispettivi minimi erano inderogabili, pena sanzione deontologica per l’ingegnere);
- Rapporto professionista – committente pubblico: il prezzo diventa elemento di valutazione nelle gare per l’affidamento dei servizi di ingegneria.
Con la L.248/2006, di fatto la disciplina legislativa precedente è diventata un mero riferimento per il calcolo dei corrispettivi professionali, ai quali applicare poi una percentuale di sconto. Nel caso di opere pubbliche, per esempio, all’importo a base d’asta i partecipanti alla gara dovevano predentare un’offerta al ribasso.
Corrispettivi professionali degli ingegneri: la Legge 27/2012
Con la L.27/2012 le tariffe vigenti vengono abrogate definitivamente: viene vietato di usare e menzionare le tariffe professionali stabilite con la L.143/1949, le quali prima, seppur abrogate, venivano prese come riferimento di partenza per il calcolo dei corrispettivi professionali degli ingegneri.
L’obiettivo di questa legge era quello di creare un mercato completamente liberalizzato, seguendo il trend iniziato con la L.248/2006. Ciò creò però una serie di criticità nel mercato dei servizi di ingegneria:
- Rapporto professionista – committente privato: manca il riferimento per il calcolo della tariffa professionale;
- Rapporto professionista – committente pubblico: manca il riferimento per determinare i corrispettivi da porre effettivamente a base di gara.
Alla luce di quanto appena analizzato, si può capire perchè a tale norma si opposero diverse categorie professionali (queste Leggi non colpivano solo gli ingegneri), tra le quali il C.N.I. (se non sai cos’è il C.N.I. vedi il mio articolo a questo link).
Corrispettivi professionali degli ingegneri: il Decreto Ministeriale 140/2012, la Legge 134/2012 e il Decreto Ministeriale 143/2013
Per sanare le criticità nate con la L.27/2012, il legislatore ipotizzò una norma di riferimento in caso di contenzioso. Si ottennero così:
- D.M.140/2012: per definire i parametri per il calcolo delle tariffe da parte degli organi giurisdizionali limitatamente alle liquidazioni in caso di contenzioso tra professionista e committente privato;
- D.M.143/2013: per fissare i nuovi parametri da porre a base di gara nel caso di committente pubblico. Dal 31 ottobre 2013 le stazioni appaltanti pubbliche hanno dovuto quindi seguire questo Decreto Ministreiale per il calcolo delle teriffe professionali per i servizi di ingegneria.
Conclusioni
In questo articolo abbiamo visto come è cambiato il calcolo dei corrispettivi professionali per i servizi di ingegneria in Italia dal 2006 in poi, e i provvedimenti legislativi principali che hanno portato questi profondi cambiamenti.
La fase della liberalizzazione del mercato è quella subito precedente quella odierna, che possiamo definire fase dell’equo compenso, che approfondiremo in un articolo dedicato.
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